Auguri di Pasqua del Casante alla Famiglia Calabriana
- Pubblicato Venerdì, 25 Marzo 2016 08:31
- Scritto da fr. Matteo Rinaldi
“Pasqua di Cristo: essere misericordiosi come il Padre”
Carissimi fratelli e sorelle della Famiglia Calabriana,
in occasione della celebrazione della Santa Pasqua rivolgo a tutti voi il mio fraterno saluto di auguri pasquali con il desiderio che i misteri celebrati in questi giorni santi trovino accoglienza e realizzazione concreta nella nostra vita.
Il Signore ci raggiunge con la potenza della sua croce, morte e risurrezione aprendoci al suo amore misericordioso, donandoci la vita nuova che scaturisce dalla Sua Pasqua. È un evento straordinario che tocca profondamente la nostra vita cristiana e consacrata nel vivere la gioia della radicalità evangelica e calabriana.
Pensando, meditando e contemplando l’evento Pasquale in quest’anno della misericordia mi viene nel cuore l’invito di Gesù “Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso”(Lc. 6,36). Non è semplicemente una frase o uno slogan da ripetere; è un programma di vita da meditare e vivere profondamente in quest’anno giubilare. Personalmente, e credo tutti voi, sentiamo il bisogno di fare un itinerario interiore che ci porti ad una vera esperienza dell’amore del Padre misericordioso e del suo perdono.
Questa esperienza non può altro che scaturire dalla Pasqua di Cristo che nel mistero della sua passione, morte e risurrezione ci mostra e ci fa toccare con mano l’amore misericordioso del Padre. Un amore che perdona, guarisce e ci riempie di gioia facendoci diventare suoi amici, riscattati con il Suo sangue prezioso: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici …” (Gv. 15,13).
Il nostro carisma di ravvivare la fede in Dio Padre provvidente, trova concretezza nella manifestazione del volto misericordioso del Padre. Scriveva Don Calabria: “Da questo santo Colle, la Provvidenza irradia la sua luce, fa sentire la sua voce, che chiama a meditare, a riflettere le sue meraviglie, la bontà e la sua Misericordia per tutti” (Don Calabria, 26-11-1931).
La misericordia, nel pensiero di Don Calabria, è una nuova creazione, perché Dio non ci “butta” mai via. Egli, come il vasaio, ci rimpasta e ci rimodella. Il Padre non si vergogna delle nostre debolezze e fragilità ma le tocca con mano, anzi le assume su di sé. Dio è vicino all’uomo perché ama ciò che è perduto, ciò che non è considerato, ciò che è emarginato, debole, affranto, insignificante. Egli desidera irrompere nella nostra vita e svelarci il suo amore, la sua vicinanza la sua grazia.
Se vogliamo descrivere con un gesto come la misericordia è vissuta nella spiritualità calabriana pensiamo ad una mamma con le braccia aperte, che si prende cura del proprio figlioletto; un amore che guarisce. Nulla sfugge al suo sguardo, perché guarda con occhi di tenerezza. La sua voce chiama continuamente tutti, con dolcezza e pietà. Inoltre è la Misericordia che ha disegni speciali per l’ora attuale e li matura nel dolore, nelle persecuzioni e nelle prove della vita quotidiana. Ella non è mai ferma, ma sempre in movimento verso chi gli apre il cuore; è infinita, senza confini per essere in grado raggiunge tutti.
In una società globalizzata, minacciata costantemente da situazioni di violenza e di marginalità, dove le parole “misericordia”, “prendersi cura”, “farsi carico”, “perdono”, “gratuità”, “tenerezza”, “compassione”, … sono frequentemente sostituite dagli interessi personali, dal guadagno, dal potere e dalla prepotenza, ci si convince che la gratuità, il dono di sé e la solidarietà non abbiano più spazio nel cuore negli occhi e nelle mani dell’uomo.
Noi, appartenenti alla Famiglia Calabriana, attraverso la forza e l’esperienza dell’amore del Padre che scaturisce dalla Pasqua di Cristo, siamo chiamati a fare la differenza, andando contro corrente a questo modo di pensare e di agire che segue i metodi dettati da questo mondo e non i criteri del vangelo.
Dobbiamo portare il nostro cuore nelle periferie del mondo. Un cuore carico di misericordia e di compassione; capace di amare l’uomo con tutte le sue miserie, senza spaventarsi e fermarsi a giudicare con superficialità le apparenze. Questa è la nostra missione fondamentale, per mostrare e testimoniare la Paternità di Dio al mondo. Siamo chiamati a curare le ferite con l’olio della consolazione e il vino della speranza, fasciandole con la misericordia e la solidarietà.
Un cuore che fa esperienza di misericordia e opera con misericordia. Che toccato in tutte le sue profondità, si renda disponibile alla conversione per assomigliare sempre più al cuore di Gesù e avere così i suoi stessi sentimenti.
Apriamo il cuore ai poveri, accogliamo con misericordia le diverse realtà e situazioni di povertà, per mostrare l’amore misericordioso del Padre! “Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso”.
Il Signore Risorto ci faccia il dono di vivere la gioia di un amore che continuamente si rinnova e si ricreata nella Sua Pasqua e ci rende sempre più sensibili e misericordiosi.
Vi ricordo tutti nella mia preghiera. Pregate per me. Il Signore vi benedica.
Buona e Santa Pasqua a tutti!
P. Miguel Tofful