Un Recuerdo Muy Especial!!!

Un recuerdo Muy Especial !!!

2008 - 13 de octubre - 2016


Recordemos en este Sitio muy especialmente a nuestros hermanos que ya partieron para la "Casa del Padre".

Siempre recordaremos sus sonrisas, el buen humor, "las pescas", "los asados", el amor a Dios y el compromiso constante con el hermano necesitado.

Estamos seguros que desde el Cielo ellos interceden ante Dios por cada uno de nosotros, que caminamos esperanzados en encontranos nuevamente para compartir tantos momentos inolvidables.


... German Merlino, Eldo Yoris y Silvio Bejarano ...

Hasta siempre Hermanos!!!!!


lunes, 24 de diciembre de 2012

Mensaje de Navidad del Casante !!!


MESSAGGIO NATALIZIO DEL CASANTE


Scritto da SEGRETERIALunedì 24 Dicembre 2012 10:27
“Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù … Allora Maria disse: ecco la serva del Signore, avvenga in me secondo la tua parola” (Lc. 1, 31.38).
 Carissimi Fratelli e Sorelle della Famiglia Calabriana,
la pace e l’amore del Signore Gesù bambino siano e rimangano sempre nei nostri cuori.
Siamo prossimi a celebrare il grande mistero della nostra salvezza nella festa liturgica del Santo Natale. In questo “Anno della Fede” per tutta la Chiesa e della “Riparazione” per tutti noi della famiglia calabriana, siamo invitati a contemplare il mistero di Cristo che si fa presente nella nostra vita.
Gesù si è incarnato per opera dello Spirito Santo nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Nel Natale professiamo la nostra fede nell’incarnazione e nascita di Gesù per la nostra salvezza. Com’è stato annunciato dall’angelo a Maria, il Bambino è il Salvatore. È nato nella semplicità e i semplici di cuore lo scoprono e accolgono; questi sono gli amati da Dio.
Nella fede diciamo ogni giorno come Maria: “avvenga in me secondo la tua parola”. Quanto vorrei che in questo Natale ciascuno di noi potesse accogliere questo mistero, perché la Parola si faccia carne in noi per poi darlo alla luce nel mondo con il nostro modo di vivere, nell’amore e nella fraternità, nella semplicità del quotidiano. A volte in queste feste manca la profondità e l’interiorità perché nella società in cui viviamo diventa tutto superficiale ed esteriore. Mi colpiscono tanto le parole di don Calabria quando scriveva ai fratelli esterni nel 1952: “Ci avviciniamo a giorni santi; la santità di questi giorni penetra natural­mente in tutti i veri cristiani e per partecipazione in tutta l'umanità. Come vorrei che il Natale di quest'anno fosse trascorso in modo tutto particolare, più intimo, degli altri anni! Quanti che fanno consistere la grande solennità nelle sole manifestazioni esterne: banchetti, doni, regali, per noi cristiani invece deve consistere nella contemplazione del mistero e nel viverlo. Tutti siamo invitati alla Grotta e a portarvi le disposizioni dei pastori e dei Magi: piccoli e grandi, dotti e ignoranti, favoriti e non favoriti dalla fortuna, tutti dobbiamo trovarci uniti intorno alla Culla. Ricordo an­cora quando ero giovanetto e da chierico che il caro fratello Francesco Perez nel giorno santo riuniva i poveri alla sua mensa e dopo di averli beneficiati e serviti, faceva loro delle sante raccomandazioni e inculcava loro le lezioni di Betlemme … Buon e Santo Natale per voi e tutti ed ognuno dei vostri cari. Che Gesù ricolmi i vostri cuori dei suoi doni, e voi siate ripieni della sua grazia per il­luminare ovunque e continuamente tanti fratelli che hanno smarrito la via che conduce a salvezza perché vivono lontano dalla pratica del santo Van­gelo” (FRATELLI ESTERNI * 8592/A 21-12-1952).
Cosa posso fare? Cosa possiamo fare perché questo Natale sia vissuto profondamente? Penso sia importante ritornare alla centralità della fede. Il mondo oggi si costruisce sulla base di un attivismo vuoto, nel disinteresse più assoluto verso Colui che può trasformare la nostra vita. Il Signore s’incarna nella maniera in cui si è incarnato nel seno della Vergine Maria, viene a noi nella semplicità di un bambino per portarci alla profondità del suo amore per noi. Nel corpo mistico di Cristo siamo come vasi comunicanti in cui il bene si diffonde e, se abbiamo la presenza di Gesù in noi, possiamo noi stessi diffonderlo agli altri.
Egli è la Parola viva del Padre. È la Parola (Verbo-Logos) che si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi (Gv 1,14). Egli è la manifestazione della bontà di Dio. Questa grazia di Dio si estende per tutta la vita di Gesù, fino alla Risurrezione che corona la meravigliosa manifestazione dell’amore di Dio. Noi siamo chiamati alla contemplazione, come Maria: Maria conservava accuratamente tutti questi avvenimenti e li meditava nel suo cuore (Lc 2,19). Siamo chiamati a portare nel cuore, come orientamento della vita, gli avvenimenti della nostra redenzione e trasformarli in preghiera, come fecero i pastori che “tornarono glorificando Dio per tutto quello che avevano visto e udito, secondo quanto aveva detto loro l’Angelo”.
Chi riconosce i doni di Dio nella sua vita sa lodare e ringraziare. Questo ringraziamento si rinnova ogni volta che celebriamo l’Eucaristia. Nel Natale siamo chiamati a celebrare nella gioia la nascita del Redentore per testimoniare con la vita l’annunzio della salvezza e giungere un giorno alla gloria del cielo. Dobbiamo chiedere al Signore un atteggiamento di contemplazione come Maria per portare nel cuore la gioia profonda della presenza di Gesù in noi. Celebrare il Natale è raggiungere l’eterno convito.
Siamo ormai alla fine dell’anno e sento nascere dal profondo del mio cuore la riconoscenza e il ringraziamento al Signore per tutti i benefici ricevuti quest’anno, per la Provvidenza materna con cui ci ha guidato e per non averci lasciati soli soprattutto nelle difficoltà di ogni giorno. Aprirsi all’ascolto della Parola e vivere questo mistero è riconoscere ciò che Dio fa e manifesta nella nostra vita per ringraziarLo e vivere ancora più profondamente il Suo amore nei nostri cuori.
Incoraggio tutti a camminare in quest’anno della Fede e della Riparazione perché avvenga in noi e nell’Opera quella trasformazione tanto desiderata del nostro don Giovanni: la ricerca della santità. Partendo dalla lettera, “Riparazione cammino di santità”, propongo a tutti un itinerario interiore di fede autentica per vivere radicalmente la nostra vita cristiana e consacrata diventando in questo modo più significativi nel mondo d’oggi con la santità della nostra vita.
Maria Santissima, Lei che ha accolto Gesù con tanto amore nelle sue braccia e ha preparato la mangiatoia per Lui, ci aiuti a preparare i nostri cuori ad accogliere la luce e la vita nuova che nascono con Lui.
Buono e Santo Natale a tutti voi e auguri di un prospero anno nuovo. Vi benedico e ricordo tutti nelle mie preghiere con grande affetto.
 P. Miguel Tofful