Un Recuerdo Muy Especial!!!

Un recuerdo Muy Especial !!!

2008 - 13 de octubre - 2016


Recordemos en este Sitio muy especialmente a nuestros hermanos que ya partieron para la "Casa del Padre".

Siempre recordaremos sus sonrisas, el buen humor, "las pescas", "los asados", el amor a Dios y el compromiso constante con el hermano necesitado.

Estamos seguros que desde el Cielo ellos interceden ante Dios por cada uno de nosotros, que caminamos esperanzados en encontranos nuevamente para compartir tantos momentos inolvidables.


... German Merlino, Eldo Yoris y Silvio Bejarano ...

Hasta siempre Hermanos!!!!!


domingo, 31 de marzo de 2013




Saludos Pascuales del Casante

Auguri pasquali del Casante

“… Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana …” (Fil 2, 5-7).
 
Carissimi Fratelli e Sorelle della Famiglia Calabriana,
la pace, l’amore e la gioia di Cristo risorto siano e rimangano sempre nei nostri cuori!
 
Ci avviciniamo alla Pasqua e mi nasce dal cuore il desiderio di salutare tutti voi con questa lettera di auguri nel Signore, di una Buona e Santa Pasqua. Il Signore è risorto! Egli è la nostra gioia!
 
La Pasqua è la solennità più importante per la Chiesa, centro e culmine della nostra vita cristiana, perché con essa celebriamo il mistero d’Amore della Passione, Morte e Risurrezione del Nostro Signore Gesù Cristo. In questo mistero è fondata la nostra fede, è giustificata la nostra speranza e legittimata la nostra carità. È la solennità che ci invita a sperimentare la gioia profonda della vita nuova in Cristo, della rinascita come veri figli e figlie del Padre per uscire da noi stessi verso gli altri.
La Quaresima di quest’anno e la preparazione alla Pasqua sono state caratterizzate fortemente dal momento vissuto in tutta la Chiesa in cui Papa Benedetto XVI, con un atto profetico e di profonda umiltà presentava le dimissioni dallo svolgimento del suo Ministero Petrino. Poi, dopo l’attesa orante, ci ha riempito di gioia e di speranza la scelta del nome “Francesco” del nuovo Papa. Sono tutti eventi dello Spirito, nella certezza che Dio continua a guidare la Sua Chiesa e ci chiama costantemente a un ritorno alla centralità di Cristo. Con quanta meraviglia viviamo questo momento di grazia e di risurrezione come si fosse una nuova Pasqua e una nuova Pentecoste per tutta la Chiesa e per il mondo. Don Calabria gioirebbe vedendo i segni di un ritorno all’essenzialità di un vangelo vissuto in radicalità e povertà da parte del Vicario di Cristo che con la semplicità e tenacità delle sue parole invita tutta la Chiesa a uscire da se stessa e andare verso le periferie sia geografiche che del cuore umano come fecero le donne, gli Apostoli e i primi Cristiani di fronte all’avvenimento del Cristo Risorto.
 
Prendo spunto per la mia riflessione dalle parole di San Paolo nella lettera ai Filippesi, dove ci invita ad avere in noi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù. Quali sentimenti? I sentimenti che Lo portarono a spogliarsi di Se stesso per andare verso l’uomo immerso nel peccato e salvarlo con la sua morte in croce e la sua risurrezione. Questo spogliarsi ci spinge più che mai a uscire da noi stessi, dal nostro egoismo ed egocentrismo per dare spazio a Cristo nei nostri cuori; rivestirci di Lui che come Maestro e Signore si china davanti a ciascuno di noi per lavarci i piedi. S’inginocchia nella sua “kenosis” ed è disponibile per entrare in comunione con noi. In questo spogliarsi di se stesso va in cerca dell’uomo là dove s’incontra, nella sua realtà anche di fragilità e di peccato, senza giudicarci, per confermare la nostra dignità di persone profondamente amate da Lui. Avere gli stessi sentimenti di Cristo Gesù ci spinge a scendere “un gradino” per andare incontro all’altro con l’amore e la centralità di Cristo in noi. Spogliarci di noi stessi per assumere la condizione di servo, per avere parte con Gesù, per lasciare che mi doni la capacità di amare e servire come Lui ha fatto prendendosi cura con tenerezza della nostra fragilità.
 
Crocifisso nell’agonia del dolore e della sofferenza chiede il perdono per noi uomini che l’abbiamo ucciso. Il suo perdono e la sua misericordia fino alla fine nell’amore totale e nella donazione assoluta di se stesso: “… dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine” (Gv 13,1). L’invito di questa Pasqua è a seguire la via che Egli ci ha aperto e indicato di un amore senza misura, non perché chi è di fronte a noi è degno di amore ma perché l’amore donato da Cristo in noi lo rende tale. Ognuno di noi può essere amato perché è Dio che ci ama per primo. Gesù dalla croce ci insegna ad amare e perdonare sempre in ogni respiro che diventa un unico respiro con Cristo e il battito stesso del suo cuore. Questa è la grande speranza del Cristiano, affidarsi alle braccia dell’amore e alla misericordia di Cristo per trovare il vero significato della nostra vita.
 
Ci invita Don Calabria in uno dei suoi scritti per la Pasqua del 1944, a vivere una vera risurrezione alla vita di grazia e di santità, rinnovandoci nello spirito del Vangelo per essere testimoni nel mondo dell’amore di Cristo. “Questa Pasqua vorrei segnasse una vera risurrezione alla vita della grazia e della santità, in voi e in ciascuno dei vostri cari, perché, voi lo sapete, è così che si gustano le feste della nostra santa Religione: rinnovandoci nello spirito del Vangelo, nella pratica della vita cristiana. Il mio augurio, quindi, è un voto ardente di padre che tanto vi ama, desideroso non solo del bene spirituale ed eterno dei propri figli, ma anche di quello temporale, che è frutto di quello spirituale: Gesù risusciti in voi, nelle vostre anime, nei vostri cuori, e vi rinnovi nello spirito”. (Don Calabria, L’Amico, Febbraio 1944).
 
Carissimi fratelli e sorelle, il mio particolare invito in questa Pasqua è di vivere una vita radicata e centrata in Cristo risorto e in Lui non avere paura di affrontare le difficoltà della vita quotidiana perché Lui è vivo in mezzo a noi. In quest’anno della Fede e della Riparazione il nostro sguardo sia fisso nel Gesù risorto che ogni giorno incontriamo nella Parola, nell’Eucaristia, nella preghiera, nei poveri, nelle persone che fanno parte del nostro quotidiano. Donaci Signore una grande fede e il coraggio di abbandonarci a Te e testimoniare al mondo che Tu sei vivo e risorto e che solo in Te troviamo la vita in pienezza.
 
La Vergine Maria ai piedi della Croce di Suo Figlio ci insegni il cammino per essere vicini alle persone che soffrono, per vivere la gioia della Risurrezione con la speranza della vita nuova, nell’Amore eterno che Gesù ci dona con la Sua Passione, Morte e Risurrezione.
Dal profondo del cuore Vi giunga il mio augurio di Buona e Santa Pasqua!
Benedico tutti con il cuore e vi ricordo nella mia preghiera con grande affetto affinché l’Amore di Cristo risorto rinnovi i nostri cuori per essere testimoni della Sua Risurrezione nel mondo. Vi chiedo anche la carità delle vostre preghiere.
Fraternamente in Cristo Risorto
P. Miguel Tofful